Dal 1964, l’azienda a conduzione famigliare Sistag, è leader sul mercato nazionale e internazionale delle valvole. Il suo marchio «Wey» è apprezzato in tutto il mondo e protetto a livello internazionale. La reputazione dei prodotti Wey è dovuta alla loro straordinaria funzionalità, sicurezza di processo, facilità di manutenzione e longevità. Essi trovano impiego in tutto il mondo e nei più svariati ambiti: industria mineraria, cartaria, alimentare, degli impianti di depurazione delle acque, a biogas o chimici e in numerosi altri campi.
La sede principale dell’azienda si trova a Eschenbach, nel Canton Lucerna, dove essa ha posto le radici fin dalla sua fondazione. Dal 1987, Sistag serve il mercato americano attraverso un proprio stabilimento produttivo in loco, la Wey Valve Inc., e dal 1997 vanta una sede aggiuntiva in Germania, a Muggensturm: qui il team addetto alla distribuzione si occupa anche del servizio alla clientela locale ed estera. In totale, sono più di cento i partner di distribuzione che offrono la qualità dei prodotti e dei servizi dell’azienda ai clienti di tutto il mondo.
Signor Sidler, cosa ha ispirato la fondazione della sua azienda?
La qualità che offriamo ha origine dalla profonda comprensione di ciò che muove le persone, sul rispetto per esse e le rispettive esigenze. Il nostro obiettivo consiste nell’acquisire nuove informazioni e sviluppare soluzioni innovative insieme a tutti coloro che partecipano ai nostri progetti, indipendentemente dal Paese o dal settore di attività dei nostri clienti.
Quali sono i vostri principali mercati di esportazione e perché?
Per quanto concerne la sede produttiva svizzera, il mercato di esportazione principale è l’Europa, mentre in Europa il mercato più importante è la Germania, dove dal 1997 disponiamo di una nostra organizzazione di distribuzione. In generale, nell’area europea vengono apprezzati i prodotti di qualità. Inoltre, in quest’area esistono diverse industrie per le quali disporre di valvole di qualità è essenziale ai fini della propria capacità produttiva. Un mercato di sbocco che sta acquistando sempre più rilevanza è quello asiatico – in particolare i mercati di Cina e Indonesia. Il fenomeno è legato al fatto che in questi Paesi le industrie di processo, ad esempio quelle chimiche, della cellulosa e dell’estrazione mineraria, sono in forte crescita.
Quali sorprese (positive o negative) le ha riservato finora l’attività di export?
Mi sorprendo sempre nel vedere come funzionano sistemi sociali e commerciali complessi negli altri Paesi e culture (rispetto a quella svizzera). Forse non come si desidera, ma pur sempre più di quanto si voglia ammettere. È così che mi sono reso conto che non esiste un solo modo – ossia quello svizzero – per fare affari.
Cosa la rende particolarmente fiero?
Il fatto che la nostra sede produttiva sia tutt’ora ancorata nella nostra sede storica in Svizzera. Molte aziende hanno dovuto trasferire il settore produttivo all’estero. Grazie ai continui progressi in questo campo, noi siamo invece riusciti a rendere più efficiente la produzione, permettendoci di evitare di compiere questa scelta.
Se abbiamo una sede produttiva negli Stati Uniti è perché così possiamo essere più vicini al mercato e perché negli USA gli standard per le valvole sono diversi. Può darsi che in futuro costituiremo nuove sedi, ma non per risparmiare sui costi, bensì per avvicinarci al cliente.
Cosa apprezza maggiormente della consulenza di Switzerland Global Enterprise (S-GE)?
La consulenza è estremamente competente. Con tutti i collaboratori lo scambio d’idee è sempre stato molto diretto e privo di complicazioni. Di certo, le numerose relazioni e reti coltivate da S-GE ci sono estremamente utili. Al momento, è ancora in corso un interessante progetto con S-GE e sono convinto che fino alla fine ci verrà fornito un supporto di massimo livello.
