Ai sensi della decisione ministeriale saudita n. 3852 sulle regole locali d’origine, che sancisce i requisiti per il trattamento doganale preferenziale delle merci del Consiglio di cooperazione del Golfo (GCC) importate in Arabia Saudita, tutti i prodotti fabbricati o parzialmente fabbricati negli Stati GCC devono essere accompagnati da un «certificato di origine nazionale GCC» per essere sdoganati in Arabia Saudita. Qualora le merci venissero dichiarate di origine GCC, ma non soddisfacessero i requisiti sanciti nella decisione del 2 luglio 2021, possono essere applicate delle sanzioni.
Ne consegue che, per beneficiare delle esenzioni sui prodotti nazionali, tutte le merci fabbricate o parzialmente fabbricate in uno qualsiasi degli Stati GCC devono adempiere a quanto segue:
- ottenere un certificato di origine valido dal rispettivo Stato GCC;
- essere spedite in Arabia Saudita direttamente dallo Stato di origine GCC;
- il produttore autorizzato deve generalmente soddisfare un requisito standard del 25% di forza lavoro nazionale. In caso contrario, occorre garantire il 10% di forza lavoro nazionale, tuttavia, il valore aggiunto locale sarà maggiorato di una percentuale pari all’ammanco di forza lavoro nazionale;
- il valore aggiunto locale derivante dalla produzione delle merci in un qualsiasi Stato GCC deve corrispondere ad almeno il 40%.
Le aziende dovrebbero considerare l’influenza di tale decisione sulla propria catena di fornitura e produzione, nonché sulla movimentazione e fatturazione delle merci tra Paesi GCC. In particolare, va considerato il fatto che certi processi (imballaggio, assemblaggio e combinazione dei prodotti) non soddisfano i requisiti di origine GCC. È altresì improbabile che fabbricare, trasportare, fatturare o spedire da una zona franca GCC soddisfi i requisiti di origine GCC.
