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Le domande frequenti sull'accordo di libero scambio con il CCG

Le domande frequenti sull'accordo di libero scambio con il CCG.

Le domande frequenti sull'accordo di libero scambio con il CCG

ALS CCG (Consiglio di cooperazione del Golfo: Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti, Qatar, Kuwait, Oman, Bahrein): in vigore dal 1° luglio 2014.

Fino ad ora, per importare merci negli Stati del Golfo dovevamo far emettere un certificato d’origine autenticato e legalizzato. Non è più necessario ora?

No, purtroppo è ancora necessario. I singoli Paesi continuano a richiedere (in aggiunta al certificato di circolazione delle merci) certificati d’origine autenticati e legalizzati, nonché fatture commerciali (stato febbraio 2016).

Quale certificato di circolazione merci è richiesto?

Anche secondo questo accordo può essere utilizzato il certificato di circolazione merci EUR.1.

In qualità di esportatore autorizzato, posso emettere una dichiarazione d’origine su fattura?

No. Al momento questo accordo non prevede l’emissione di una dichiarazione d’origine su fattura, né per gli esportatori autorizzati né per altri esportatori.

Come avviene l’eliminazione dei dazi nell’ambito dell’accordo di libero scambio con gli Stati del Golfo?

Per la maggior parte dei prodotti industriali, da parte degli Stati del Golfo quasi tutti i dazi sono stati completamente eliminati a partire dall’entrata in vigore dell’accordo. Vi è un elenco d’esclusione in cui sono registrati pochi gruppi di merci a cui non vengono applicate riduzioni o a cui le riduzioni vengono applicate soltanto cinque anni dopo l’entrata in vigore dell’accordo. Nel caso contrario (per l’importazione in Svizzera) tutti i dazi sui prodotti industriali sono stati completamente eliminati a partire dall’entrata in vigore.

Tutte le informazioni sino ad ora disponibili (eliminazione dei dazi doganali, regole della lista, ecc.) sono disponibili sul sito dell’AELS: AELS - CCG.

L’eliminazione dei dazi doganali nell’esportazione di generi alimentari inizialmente prevista per l’01.07.2019 e poi spostata all’01.07.2020 è stata ora rinviata a data da destinarsi, ecco perché per importazioni di generi alimentari negli Stati del Golfo viene ancora applicata l’aliquota NPF (nazione più favorita).

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