Export Knowhow

Consigli degli esperti per l’attività internazionale delle PMI

Cosa serve affinché le PMI svizzere possano ottenere successo sul piano internazionale anche in tempi incerti? In occasione dell’evento CEO Breakfast, i rappresentanti dei nostri partner strategici hanno affrontato la questione con la nostra CEO Simone Wyss Fedele. Si sono inoltre confrontati con altri argomenti rilevanti come catene di valore, digitalizzazione e sostenibilità – sempre perseguendo l’obiettivo di sostenere in modo ottimale le PMI svizzere nella loro attività internazionale.

CEO
Da sx a dx: Andreas Gerber, responsabile Attività PMI di Credit Suisse; Simone Wyss Fedele, CEO Switzerland Global Enterprise; Dieter Gosteli, responsabile Corporates AXA; Sabrina Borrelli, Head of Sales di La Posta Svizzera; Peter Gisler, CEO ASRE

La ripresa post-pandemia è iniziata e l’economia d’esportazione svizzera è nel complesso di nuovo in crescita. Gli esperti di AXA, Credit Suisse, La Posta Svizzera, ASRE (Assicurazione svizzera contro i rischi delle esportazioni) e Switzerland Global Enterprise, riuniti per l’occasione, si sono però scambiati pareri unanimi secondo la loro esperienza: le condizioni generali per le PMI locali che vogliono operare all’estero restano difficili.

Quel che viene richiesto ora sono soluzioni praticabili che permettano alle PMI svizzere di individuare per tempo le opportunità offerte dalla nuova normalità, da sfruttare in modo mirato per la propria attività. 

Le soluzioni semplici conferiscono alle PMI la capacità di affrontare i rischi

Una delle difficoltà principali per le PMI è l’accresciuta complessità generale dell’operatività internazionale. Le cause di ciò sono molteplici e una di esse è l’incremento dei requisiti normativi. «Ad esempio, le norme in materia di imposta sul valore aggiunto per l’e-commerce nell’UE», afferma Sabrina Borrelli, Head of Sales della Posta. «A questo riguardo le PMI hanno bisogno di soluzioni che permettano loro di esportare in UE senza oneri e conformemente alle leggi. In questo sosteniamo le PMI in modo concreto». Anche la digitalizzazione implica maggiore complessità dovuti a fattori quali la protezione dei dati o la sicurezza informatica. Che ruolo ricoprono gli esperti in questo contesto di mercato sempre più complesso? «Sosteniamo le aziende affinché siano in grado di muoversi efficacemente anche in un contesto complesso», dichiara Simone Wyss Fedele. AXA persegue un approccio simile: «Ai clienti servono soluzioni intuibili e che siano quanto più semplici possibile. Riducendo il grado di complessità per i nostri clienti, aumentiamo la loro capacità di affrontare rischi», afferma Dieter Gosteli, responsabile Corporates. Anche l’ASRE ha sperimentato che i clienti si aspettano soluzioni semplici. «La complessità pone le PMI di fronte a grosse difficoltà e impedisce loro di cogliere opportunità», sostiene Peter Gisler, CEO di ASRE. Un suggerimento concreto viene da Andreas Gerber, responsabile Attività PMI di Credit Suisse: «Parlando di complessità, è importante adottare pragmatismo imprenditoriale. Spesso anche le start-up scelgono la via diretta, rinunciando a impegnative analisi. Questo approccio pragmatico promuove anche l’innovazione».

Nuova normalità con nuove sfide

Secondo Andreas Gerber nella crisi innescata dalla pandemia è emerso come l’elevato grado di internazionalità delle aziende svizzere sia un importante fattore di successo. Ad esempio, le aziende industriali hanno fatto registrare un livello persistentemente elevato della domanda, resistendo bene alla crisi. Nel complesso non molto è cambiato, ma la collaborazione è diventata più efficiente a seguito della modalità di lavoro in home office e delle restrizioni ai viaggi, sostengono CS, AXA e ASRE. Il bisogno essenziale – lo scambio fisico – è rimasto e si continuano ad apprezzare i contatti personali. «Quel che è cambiato è la velocità. I clienti vogliono avere le cose più in fretta di prima», afferma Peter Gisler. I colli di bottiglia nelle forniture sono ancora un problema. «È stato confermato che partnership solide e a lungo termine sono un fattore di successo cruciale per catene di approvvigionamento senza intoppi», afferma Sabrina Borrelli. Questa sicurezza è un importante punto a favore che La Posta può offrire ai propri clienti con le sue partnership. È inoltre importante che le aziende comprendano la catena del valore dei propri clienti per poter fornire loro soluzioni.

E-commerce e presenza locale: i fattori di successo

Durante la pandemia ha vissuto un boom anche l’e-commerce – un argomento attualissimo per molte PMI. «Oggigiorno occorre sfruttare tutti i canali, perciò l’e-commerce ha cambiato la strategia di mercato di molte aziende», sostiene Simone Wyss Fedele. Altro aspetto importante: le aziende devono essere presenti localmente per riuscire a penetrare il mercato. Ad esempio, S-GE constata che ad oggi, in particolar modo per le start-up, operano fin da subito a livello globale e l’e-commerce riveste in ciò un ruolo fondamentale. Cinque anni fa la situazione era tutt’altra.

Digitalizzazione – Un’opportunità per l’operatività internazionale

La trasformazione digitale ha vissuto un’accelerazione a seguito della pandemia da coronavirus ed è un’opportunità che le aziende possono cogliere per aumentare la propria competitività. «La digitalizzazione comporta, ad esempio, una migliore qualità dei dati in fase di sdoganamento, procedure più fluide e quindi maggiore velocità per i clienti», dichiara Sabrina Borrelli. «La digitalizzazione permette di conoscere meglio i clienti e di rendere più efficienti i processi”, ritiene Andreas Gerber. Tuttavia, la difficoltà delle aziende sta nel non disperdersi e nell’utilizzare nel modo corretto il processo di digitalizzazione. «Digitalizzazione significa velocità e svincolo dai luoghi», afferma Dieter Gosteli. La difficoltà consiste nel coordinare ciò con il mondo fisico più lento, ad es. nelle forniture.

Anche la criminalità informatica è un grosso rischio per le aziende. Da quando è scoppiata la pandemia, attacchi e minacce informatiche sono cresciuti drammaticamente. Anche l’ASRE è convinta che la digitalizzazione comporti un aumento dell’efficienza. Tuttavia: «Non si può digitalizzare tutto, e le persone resteranno essenziali». Per Simone Wyss Fedele è importante impiegare la digitalizzazione con intelligenza: «La digitalizzazione semplifica molte cose, ma innanzitutto occorre procedere a opportuni investimenti».

Sostenibilità: ostacolo aggiuntivo o opportunità?

Sostenibilità non è solo una bella parola pronunciata da molti. Le PMI non potranno esimersi dall’occuparsi di questa tematica e prendere posizione al riguardo. «Molte aziende sono innovative e danno il loro contributo alla sostenibilità, ma devono comunicarlo anche verso l’esterno», afferma Peter Gisler. «Le PMI hanno una prospettiva di lungo orizzonte e sono quindi di per sé sostenibili per molti aspetti», sostiene Andreas Gerber. Dieter Gosteli concorda: «Le PMI gestite dai proprietari sono il modello di business più sostenibile in assoluto. La mentalità orientata al lungo termine include anche la responsabilità nei confronti di tematiche sociali e ambientali». Nella sfera della sostenibilità non rientrano però solo le emissioni di CO2, ma ad esempio anche la diversità. Un aspetto di cui ci si può avvalere per trovare collaboratori qualificati, sostiene Sabrina Borrelli. «È importante che le aziende innovative indaghino con attenzione per capire dove vi è domanda e sfruttino queste opportunità anche per creare nuovi mercati», aggiunge Simone Wyss Fedele.

Competitivi nel mercato UE

A seguito del fallimento dei negoziati sull’accordo quadro, l’accesso al mercato nell’UE è incerto. «Le PMI possono però vagliare mercati alternativi e diversificare», afferma Peter Gisler. Serve la disponibilità delle aziende a cogliere nuove opportunità e correre qualche rischio. Anche per AXA è importante che le PMI non si facciano bloccare dalle incertezze presenti. Simone Wyss Fedele aggiunge: «Le nuove tecnologie ci avvicinano a mercati lontani. Le PMI devono chiedersi come vogliono diversificare e quali altri mercati siano ancora interessanti». Una PMI si adatta, quando può. Proprio per questo è importante avvalersi del sostegno giusto.

Concentrati sul successo

I nostri esperti svelano quali sono i fattori cruciali per il successo dell’attività delle PMI a livello internazionale:

  • Dieter Gosteli, responsabile Corporates AXA: «Le PMI sono ben equipaggiate: sono innovative e flessibili. Aiutandole a ridurre la complessità e a tutelarsi dai rischi, le aiutiamo ad aumentare la capacità di affrontare i rischi nella loro attività chiave».
  • Andreas Gerber, responsabile Attività PMI di Credit Suisse: «Apertura, agilità, forza innovativa e focalizzazione sulla clientela – ecco quel che serve alle PMI. Perché il contesto diventerà più duro, anche in Svizzera».
  • Sabrina Borrelli, Head of Sales di La Posta Svizzera: «Le PMI dovrebbero investire, a livello di logistica, nella creazione di partnership sostenibili e a lungo termine».
  • Peter Gisler, CEO ASRE: «Le PMI devono essere aperte e innovative, individuare le opportunità e anche osare affrontare nuovi mercati, perché la politica industriale della concorrenza globale è in crescita».
  • Simone Wyss Fedele, CEO Switzerland Global Enterprise: «Le PMI devono essere innovative e adattabili e impiegare con intelligenza nuove tecnologie nelle loro catene del valore. In questo modo possono restare competitive sullo scenario internazionale».
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